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Girolamo.
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9 ottobre 2013 alle 21:17 #16393
Prendiamo l'esempio di un gestore di una PMI che vuole investire il 100% dei suoi ricavi. I 100 che gli restano sono ovviamente quelli dopo essere stato massacrato di tasse e oneri vari a livello della sua azienda. Essendo tassato all'aliquota marginale di 45%, gli restano 50 dopo aver pagato l'imposta sul reddito. Decide di investire questi 50 in una società quotata in borsa che diventerà una "ten bagger" dopo 15 anni (il sogno di ogni investitore, ma pochi hanno questa possibilità... soprattutto perché avranno già venduto prima). Il suo portafoglio è quindi 500. Decide di vendere questo titolo considerando che il suo potenziale di rialzo è ormai limitato. In Francia, gli utili e i dividendi del mercato azionario sono oggi tassati come reddito più 15% di contributi previdenziali, ma tra 15 anni dovrebbero essere molto più alti. Il che comporta una tassa su questa plusvalenza di 60% minimo, ovvero 300. Quindici anni dopo questa vendita gli restano 200. Purtroppo morì e lasciò come erede un solo figlio. Dopo aver saldato l'imposta di successione, a questo bambino restano circa 100. Siamo tornati al punto di partenza! Ti fa davvero venire voglia di lavorare, guadagnare di più, correre rischi, investire... Sì, la Francia, un paese meraviglioso
10 ottobre 2013 alle 20:43 #16876Post eccellente
e così realistico…
Fortunatamente in Svizzera siamo un po' meno divorati dallo Stato, ma bisogna stare attenti...
9 novembre 2013 alle 10:25 #16895Sì, e se gli immobili non fossero così costosi in Svizzera, attraverseremmo tutti il confine..
Una casa da 500mila euro nella vicina Francia, la stessa cosa da 2mila euro a GINEVRA... c'è tutto.
Ma per completare l'esempio dell'imprenditore francese e dopo aver discusso con alcuni avvocati fiscalisti e colleghi contabili con una clientela “di fascia alta”, stimano che il biglietto d'ingresso in Svizzera debba costare circa 5 milioni di euro in patrimonio. Di seguito, in termini di mantenimento del tenore di vita rispetto alla Francia, non ne vale la pena….
In conclusione, in questo bellissimo paese che è la Francia (reddito medio € 1.714 netti mensili), devi essere povero o dipendente pubblico e beneficiare pienamente di aiuti e benefici sociali, oppure molto ricco e andartene il più rapidamente possibile. Il cornuto, me compreso, sta nel mezzo e siamo sempre di più...
9 novembre 2013 alle 14:08 #16896Attenzione però a non equiparare l'intera Svizzera a Ginevra. Negli altri cantoni francofoni, e in particolare nel Vallese, il costo della vita è notevolmente più basso (alloggio, assicurazioni, spese quotidiane, ecc.), pur mantenendo livelli salariali certamente inferiori a quelli della Riviera del Lemano, ma comunque incomparabili con quelli della vicina Francia.
9 novembre 2013 alle 15:16 #16897Hai perfettamente ragione, ma quando lavori nella vicina Francia da un lato e a Ginevra dall'altro, stabilirsi nel Vallese e fare il viaggio ogni mattina è praticamente impensabile. D'altra parte, un piccolo appartamento in pensione vicino a Leukerbad, ad esempio, se questo ti permette di avere lo status di residente fiscale svizzero, vedremo…. Quanto a cambiare lavoro possiamo pensarci a 35 anni, ma non come noi a 52….
9 novembre 2013 alle 17:43 #16898Sì, è vero, altrimenti si passa direttamente alla fase del rentier.
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