Riposte nei forum create
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AutoreInviare
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Ciao
je t’invite à regarder :
- ma stratégie EX-US
- le portefeuille de Lopazz
- le portefeuille de Uccellino
Bon début à toi gcl. Les commencements sont parfois longs et guère motivants en termes de revenus. Mais je te promets que si tu t’en tiens à une méthode rigoureuse tu seras récompensé sur le long terme, sans que tu t’en rendes comptes et sans avoir l’impression de faire de sacrifices.
Ok, europeo 100%
Analizzerò i vostri titoli belgi per vedere se possono rientrare nella mia strategia ex-USA.
L’Ebitda non è un rapporto, ma “ev/ebitda” lo è. Ho letto qua e là che è più affidabile del PER, sul sito “diventare rendita”, mi sembra, in una delle Newsletter.
scusa, non avevo letto bene
Da una prospettiva puramente di "stock picking" di valore, mi sembra che dovremmo scegliere società con un ev/ebitda inferiore a 8. Ma non so se questo sia utile in una prospettiva di dividendi crescenti.
mai provato, come già detto preferisco concentrarmi su ciò che padroneggio meglio
Quali criteri usate per il P/B?
uno dei miei screener per rilevare titoli azionari con dividendi ha utilizzato in particolare un filtro con P/B < 1,3
combinato con altri criteri mi ha fornito un ampio elenco di titoli tra i quali ho poi applicato i miei consueti indicatori di dividendi crescenti
La funzione “accedi” al forum non funziona.
Ho trovato il bug e ora è normalmente risolto... grazie per avermelo fatto sapere
Ma un'azienda il cui fatturato viene diviso per 2 o 3 da un anno all'altro non rappresenta un rischio per il futuro?
sì certo, ma stai già monitorando l'aumento del FCF e dell'utile netto... potrebbe esserci un calo della cifra, abbinato ad un calo delle spese equivalenti che quindi non incide sul risultato finale
certo che i tuoi criteri reggono, ma essendo troppo selettivi perdiamo buone occasioni... e poi non dimentichiamo che altri ragazzi come te hanno già giocato sugli screener utilizzando gli stessi criteri...
(Non ho assolutamente alcuna padronanza dell'analisi fondamentale, brancolo).
motivo in più per focalizzarsi sui criteri con i quali ci si sente più a proprio agio... Nemmeno io sono un commercialista, non c'è bisogno di essere esperti per investire, basta avere un metodo rigoroso, che ci si addice, e applicarlo BENE
se prendi già in considerazione il rapporto di distribuzione e il rendimento, non hai bisogno del PER, perché
PER = rapporto distribuzione/rendimento
il P/S non mi piace molto... sembra poco affidabile, qualche brutta esperienza in passato
il P/B che preferisco, più affidabile e utilizzabile anche per un investimento orientato ai dividendi... alcuni titoli della mia strategia EX-US sono stati selezionati in particolare in questo modo
L'EBITDA non è un rapporto, è un dato assoluto, difficilmente utilizzabile come tale secondo me
All'epoca seguivo alcuni titoli azionari belgi, ma più niente. Vorrei aggiungerne qualcuno EX-USA.
Una volta terminato l'elenco, esaminerò i titoli per vedere se posso aggiungerne qualcuno a questa strategia.
Per quanto mi riguarda i tuoi criteri sono più che sufficienti. Forse ce ne sono già alcuni di troppo... È meglio concentrarsi su alcuni che si padroneggiano bene piuttosto che sparpagliarsi troppo. Non sono sicuro che l’aumento del fatturato porti davvero qualcosa. Mi piace abbastanza il lato contrario, ma fai attenzione a volte il prezzo è basso per ottime ragioni.
11 Novembre 2013 alle 20:12 in risposta a: Quale portafoglio per diventare finanziariamente indipendenti? #16904Hello à tous
je commence par répondre via ce inviare
Ensuite, ce qu’il manque dans les éléments soulevés par Harmonie Gestion ce sont :
- Le réinvestissement des dividendes qui vient s’ajouter à la capacité d’épargne. Au début les montants sont petits mais par la suite les dividendes deviennent un élément crucial du revenu global, et donc de la capacité d’épargne.
- La capacité d’épargne. Elle est importante non seulement pour se construire un capital, mais aussi, et surtout, pour le futur, lorsque l’on passe du stade d’accumulation au stade de rente. En effet, en vivant avec moins, on a besoin de nettement moins de rente, donc de capital. J’en parle dans mon e-book.
- La croissance des dividendes.7% est correct certes, mais on peut attendre 10% sans prendre de risques.
- Enfin, il n’y a pas une dichotomie de l’indépendance financière. On ne passe pas forcément d’actif à 100% à rentier à 100%. Cette vision faussée de la réalité nous vient de la retraite traditionnelle où tout s’arrête du jour au lendemain. L’indépendance financière au contraire est un long chemin, lors duquel nous apprenons à devenir de moins en moins dépendant d’un patron qui use notre énergie en échange d’une contrepartie financière. Bref on cherche à sortir de la Corsa al successo progressivement. Cela peut se faire par le choix d’une activité moins exigeante en termes de responsabilités, une activité à temps partiel ou une profession indépendante. Il y a plusieurs combinaisons possibles et on n’est pas obligé de tout cesser immédiatement. C’est non seulement plus difficile et plus long à réaliser, mais ce n’est surtout pas forcément souhaitable pour le bien être physique et psychique. Ce chemin de l’indépendance financière est le thème central de mon e-book.
10 novembre 2013 alle 20:13 in risposta a: Strategia inversa contro il dividendo e buy and hold? #16901titoli con payout basso e che distribuiscono poco... quindi dividendi comunque crescenti
dividendi-prezzo-profitti, i tre sono ovviamente strettamente collegati, essendo i profitti all'origine dell'intero sistema
Alcuni Ex-USA Le aziende svizzere, di cui abbiamo già parlato, presentano payout bassi, penso in particolare a:
- PAXN
- EMMN
- CAMPANA
- JFN
- SCHN
- O
Ciao e benvenuto nel forum
In realtà ricordo questo soprannome “krasnaya”
Non conosco molto bene i titoli belgi, anche se mi interessava Duvel che purtroppo non è più quotato in Borsa
per quanto riguarda Colruyt vi riporto l'analisi di Thierry, amico investitore e blogger che fa qualche apparizione anche qui: http://cervininvest.blogspot.ch/2013/01/colruyt-belgique-colr.html
100-200 euro potrebbero non sembrare tanti, ma bisogna cominciare da lì... All'inizio mi piacevi. Ed è così che riesci ad aumentare gradualmente il tuo reddito passivo, a meno che non vinci alla lotteria... e poi, come dici tu, hai la possibilità di non pagare troppe commissioni. Successivamente i costi di commissione diventano meno importanti, perché vengono effettuati meno acquisti ma di dimensioni maggiori, e sono i costi di custodia che devono essere monitorati. Ma non siamo ancora arrivati a questo punto.
Ti auguro il meglio comunque
Sì, è vero, altrimenti si passa direttamente alla fase del rentier.
Attenzione però a non equiparare l'intera Svizzera a Ginevra. Negli altri cantoni francofoni, e in particolare nel Vallese, il costo della vita è notevolmente più basso (alloggio, assicurazioni, spese quotidiane, ecc.), pur mantenendo livelli salariali certamente inferiori a quelli della Riviera del Lemano, ma comunque incomparabili con quelli della vicina Francia.
8 novembre 2013 alle 21:16 in risposta a: Alcuni acquisti di titoli svizzeri nel novembre 2013: troppo cari o no? #16892Ciao Pat
Ecco le mie risposte
a) Bell (carne svizzera): il prezzo dell'azione ha subito una forte impennata dal 2011, +43 % in un anno!
Sì, ma i fondamentali sono stati seguiti. Mi piace molto questo valore difensivo con una posizione dominante in Svizzera. E poi la carne... mmmhhh non c'è niente di meglio. Peccato che la stagione delle grigliate sia ormai alle spalle.
b) Emmi (latte svizzero): + 10% per 1 anno, 60% per 3 anni....
anche un buon titolo difensivo con una posizione dominante, ma è vero che il prezzo si è eccitato un po' troppo... infatti recentemente sta correggendo un po' al ribasso... tenetelo d'occhio per vedere se potete trarne profitto
c) Jungfraubahn holding (funivia dell'Oberland bernese): Adoro questo titolo! Che è stato un errore da investitore alle prime armi (Graham)! Ma ehi, non è salito molto.
Si tratta infatti di un titolo che ha tutte le carte in regola per piacere, un luogo maestoso e, soprattutto, un monopolio di location da urlo.
Il titolo è ancora piuttosto interessante dal punto di vista della valutazione, con un beta basso che lo rende interessante quando il mercato è alto...
d) Pax Antage ( Costruzione): nessuna liquidità, biglietto d'ingresso di oltre 2.000 franchi per azione...
Non è molto liquida, ma non è nemmeno molto volatile e non è molto influenzata dal mercato... In linea di principio non ha nulla a che vedere con il JFN, ma il suo comportamento è abbastanza simile. Inoltre, il titolo non è costoso, anche se bisogna sborsare 1.000 franchi per un'azione (e non 2.000). Mi piace questo titolo, che diversifica bene il mio portafoglio.
Altrimenti ci saranno Roche, Nestlé, Zurich Assurances, forse Swatch.... ma non sono troppo preoccupato...
I miei preferiti sono Zurich e Nestlé, a cui aggiungerei Swisscom... Sono tre titoli che tengo d'occhio per un futuro acquisto.
8 novembre 2013 alle 20:33 in risposta a: Gioco: Quanto vale l'SMI alla chiusura dell'8 novembre 2013? #16890Bravo imitatore! un anno di abbonamento gratuito
tutti hanno sottovalutato le prestazioni dell'SMI...
ci vediamo alla prossima gara
Rispondo a nome del CS REF, che possiedo da molto tempo e che conosco bene. Ne ho anche preso un mestolo intorno al 190, approfittando dell'ultimo grande ribasso. Si tratta di un titolo con un buon rendimento, abbastanza facile da interpretare in maniera contrarian e un buon modo per diversificare un portafoglio orientato ai dividendi. Di recente è salita molto, ma nel lungo periodo credo che rimanga un buon investimento.
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